Investire nei sistemi sanitari pubblici genera valore e combatte le povertà sanitarie.
Di questo si occuperà il Convegno “Universalità e sostenibilità dei SSN in Europa”, promosso dalla CEI insieme alle Federazioni e ai Consigli nazionali degli Ordini delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie.
Come seguire l’evento:
- la partecipazione in presenza non è più possibile per esaurimento dei posti
- puoi consultare il programma dell’evento qui: Universalità e sostenibilità (.pdf)
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Investire nei sistemi sanitari pubblici genera valore e combatte le povertà sanitarie.
Di questo si occuperà il Convegno “Universalità e sostenibilità dei SSN in Europa”, promosso dalla CEI insieme alle Federazioni e ai Consigli nazionali degli Ordini delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie.
Sostenere i Servizi sanitari significa anche aumentare la coesione sociale, garantire quei diritti e quei valori che ispirano il nostro essere italiani ed essere europei.
In Italia, il Governo sta portando avanti politiche di investimenti in sanità. Il Presidente Mattarella ha esortato, nel suo discorso del 2 giugno 2024, a onorare, oltre a quella alla nostra Repubblica, l’appartenenza all’Europa. Alla sua cornice valoriale, ben sintetizzata nelle riflessioni che Papa Francesco ha voluto affidare a una lettera indirizzata al Segretario di Stato, Card. Pietro Parolin, in occasione del 40mo anniversario dell’istituzione della Commissione degli Episcopati dell’Unione Europea (COMECE).
«Sogno allora un’Europa amica della persona – ha scritto Papa Francesco – e delle persone. Una terra in cui la dignità di ognuno sia rispettata, in cui la persona sia un valore in sé e non l’oggetto di un calcolo economico o un bene di commercio. Una terra che tutela la vita in ogni suo istante, da quando sorge invisibile nel grembo materno fino alla sua fine naturale, perché nessun essere umano è padrone della vita, propria o altrui. Una terra che favorisca il lavoro come mezzo privilegiato per la crescita personale e per l’edificazione del bene comune, creando opportunità di occupazione specialmente per i più giovani. Essere amici della persona significa favorirne l’istruzione e lo sviluppo culturale. Significa proteggere chi è più fragile e debole, specialmente gli anziani, i malati che necessitano cure costose e i disabili. Essere amici della persona significa tutelarne i diritti, ma anche rammentarne i doveri. Significa ricordare che ognuno è chiamato a donare il proprio contributo alla società, poiché nessuno è un universo a sé stante e non si può esigere rispetto per sé, senza rispetto per gli altri; non si può ricevere se nel contempo non si è disposti anche a dare. Sogno un’Europa che sia una famiglia e una comunità. … Gli anni recenti e ancor più la pandemia hanno dimostrato che nessuno può farcela da solo e un certo modo individualistico di intendere la vita e la società porta solo a sconforto e solitudine. … Sogno un’Europa solidale e generosa. Un luogo accogliente ed ospitale, in cui la carità – che è somma virtù cristiana – vinca ogni forma di indifferenza ed egoismo. La solidarietà è un’espressione fondamentale di ogni comunità ed esige che ci si prenda cura l’uno dell’altro. Certamente occorre una “solidarietà intelligente” che non si limiti solo ad assistere all’occorrenza i bisogni fondamentali. Essere solidali significa condurre chi è più debole in un cammino di crescita personale e sociale così che un giorno possa a sua volta aiutare gli altri. È come un buon medico che non si limita a somministrare una medicina, ma accompagna il paziente fino alla piena guarigione».